Alcune informazioni chiare e semplici per orientarsi nel quadro dei professionisti della salute mentale
Nell’articolo troverai come si accede alla professione di psicologo, come si diventa psicoterapeuta e di cosa si occupa lo psicologo / psicoterapeuta, spiegando anche le differenze con altre professioni.
“Sfortunatamente per la psicologia, tutti pensano di essere psicologi.”
Chi è lo psicologo
Lo psicologo è un professionista sanitario iscritto all’ordine professionale regionale di appartenenza. In Italia la professione di psicologo è regolamentata dalla legge 56/89 che ne definisce l’ambito lavorativo e i requisiti per esercitare. Per diventare psicologo occorre aver compiuto un ciclo di 5 anni di Università (3+2), un tirocinio post laurea annuale professionalizzante e il superamento di un esame di stato finale che permette l’iscrizione all’albo degli psicologi. La presenza di un Ordine Professionale comporta, oltre ad una rete di appartenenza e confronto utili per il professionista, una serie di regolamentazioni deontologiche nell’ottica della tutela della salute del cittadino e della comunità, in conformità con le norme per le professioni sanitarie.
Quella dello psicologo è infatti una professione sanitaria (Legge 3/2018), ne consegue quindi che l’utente è tutelato dalle normative vigenti, che per il professionista si traducono in una serie di obblighi deontologici, tra cui la formazione continua, a garanzia della funzione primaria di questa professione: promuovere e generare benessere e salute. .
Lo psicologo prescrive farmaci?
Una delle domande che più spesso vengono poste e che generalmente alimenta controversie nella comprensione del professionista a cui rivolgersi, è proprio quella legata alla prescrizione di farmaci.
Sia lo psicologo che lo psicoterapeuta iscritto all’albo degli psicologi (vedremo sotto la regolamentazione della psicoterapia) non possono prescrivere nessun tipo di farmaco, medicinale, o rimedio omeopatico etc…. Si tratta infatti di un atto medico di esclusiva pertinenza di tale professionista.
E questo vale non solo per le prescrizioni, ma anche per l’eliminazione dei farmaci. Accade frequentemente infatti che si rivolgano allo psicologo persone che in seguito ad un attacco di panico abbiamo ricevuto una prescrizione del farmaco al bisogno dal proprio medico di base e che in relazione all’inizio di un percorso di psicoterapia vogliano sospenderla. Lo psicologo in questo caso può: invitare il paziente a rivolgersi al medico di base che procederà allo scaling del farmaco in base alle modalità di assunzione in atto; inviare il paziente ad uno psichiatra di riferimento in collaborazione con il quale verrà gestita la sospensione / gestione della terapia farmacologica.
Professioni Mediche e Sanitarie
Fino ad adesso sono stati nominati almeno tre diversi tipi di professionisti. È chiaro a questo punto che per un profano la comprensione si stia facendo un po' più complessa. Per chiarire le varie figure professionali è utile ricorrere ad una categorizzazione di chi si può occupare della salute mentale.
Tra le professioni mediche troviamo:
Psichiatra
Psichiatra Psicoterapeuta
Neurologo
Neuropsichiatra
Tra le professioni sanitarie troviamo:
Psicologo
Psicologo Psicoterapeuta
Neuropsicologo
Neuropsicologo dell'età evolutiva
Se in alcuni casi queste professioni possono avere alcuni aspetti di sovrapposizione, quello che è importante sottolineare è che si tratta sempre di professionisti che esercitano in ottemperanza delle norme che ne regolamentano deontologicamente la professione.
Professioni non Sanitarie
Soprattutto quando si tratta di età evolutiva è possibile trovare altre categorie di professionisti come ad esempio pedagogisti e educatori professionali che a vari livelli lavorano nelle relazioni di aiuto. Non sono professionisti sanitari ma categorie di professionisti riconosciute (594 - 595 dell'articolo 1 della Legge 205/2017 e dal comma 517 della Legge 145/2018) che operano su determinate tipologie di processi legati ai bisogni della persona.
Figure non riconosciute
È sempre più comune, soprattutto in rete, trovare pagine di counselor, life trainer, coach etc…. Nella maggior parte dei casi, tutte queste figure hanno in comune questo assunto di base: fare di una metodologia una professione.
Non si tratta quindi di professionisti che seguono un iter di formazione per arrivare a svolgere una professione normativamente riconosciuta, ma di persone con percorsi formativi di qualsiasi tipo che accedono a corsi che forniscono degli strumenti per lavorare in alcuni ambiti delle relazioni di aiuto.
Che cosa accade? Che pur circoscrivendo il più possibile il loro intervento per non incorrere nell’abusivismo della professione, si rischia comunque una sovrapposizione con le attività proprie dello psicologo. Le uniche professioni riconosciute e regolamentate sono quelle descritte sopra, identificate dalle normative nazionali. Operare infatti sulle vulnerabilità di una persona non può prescindere dall’avere una conoscenza approfondita della psicologia umana, senza scorciatoie.
Psicologo e Psicoterapeuta
È comune trovare la parola psicologo affiancata a quella di psicoterapeuta. Questo perché la psicoterapia è una specializzazione professionale che prevede una formazione di 4 anni ed è regolamentata (Art. 3 della Legge 18 febbraio 1989, n. 56 (G.U. n. 46 del 24 febbraio 1989, S.O.). Vi si può accedere dopo essersi iscritti all’Ordine degli Psicologi o a quello dei Medici. Infatti, alcuni professionisti medici, solitamente coloro che operano nella salute mentale, possono scegliere di diventare Psicoterapeuti, come accennato nella categorizzazione delle professioni mediche e sanitarie.
Cosa fa lo psicologo
Lo strumento principale dello psicologo è il colloquio clinico, attraverso cui il professionista mette in pratica le proprie conoscenze e competenze per comprendere le necessità e le richieste del paziente. Ogni professionista ha i suoi strumenti, le metodologie sulle le quali si è formato, che utilizza con rigore nel rispetto del codice deontologico.
Nel mio caso, in base alla formazione in psicoterapia breve strategica, sia nel caso di una consulenza psicologica, che nel caso di una seduta di psicoterapia, mi muovo utilizzando questi strumenti di base:
- Indagine su come funziona il problema / disturbo
- Definizione di un obiettivo
- Consolidamento del primo cambiamento ottenuto in funzione del raggiungimento dell’obiettivo
Non tutti operiamo allo stesso modo, ma da utenti è utile tenere a mente questa semplice premessa: esattamente come accade quando ci rivolgiamo ad un qualsiasi professionista sanitario, ci aspettiamo che grazie a quell’intervento qualcosa cambi, quindi anche per lo psicologo vale lo stesso.
Pagine ufficiali per la ricerca dei professionisti iscritti all'albo
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